Parrocchia di Sant'Antonio - Circolo ACLI

 

ricordo di Gian Paolo Capitano
un infaticabile promotore delle attività ACLI parrocchiali

            (Gian Paolo Capitano)

 

A otto mesi dalla morte della moglie, dopo una breve malattia, ci ha lasciati Gianpaolo CAPITANO: un altro frammento della storia della nostra comunità si è staccato ed è volato al cielo.

Numerosi talenti Gianpaolo ha ricevuto dal Signore e lui li ha fatti fruttificare in onestà, fedeltà, altruismo, disponibilità al servizio, corresponsabilità, … Doti coltivate sin dai tempi della Tubifera dove ha lavorato quale responsabile della mensa e dello spaccio aziendale. Negli stessi servizi lavorava anche Rosetta, che poi è diventata sua moglie; due caratteri diversi ma complementari: lei, forte e autoritaria, lui conciliante, paziente e propositivo. Entrambi molto impegnati nel volontariato, prima a Lavagna – dove abitavano – poi a Sestri,  dal 1987,  quando hanno comprato casa.

Così Gianpaolo è passato dalle ACLI di Lavagna al Circolo ACLI Antoniano,  subentrando a Sergio Rosolen nella carica di Presidente.     Sotto la sua guida ha preso incremento  soprattutto l’attività esterna: gite, pellegrinaggi, soggiorni, in Italia e all’estero (sempre in pullman, perché Gianpaolo non amava viaggiare né in aereo né in mare). Preciso, esperto , attento ai particolari, rispettoso delle persone che si affidavano a Lui, non ha mai lasciato nulla al caso e affrontato con consapevolezza ogni imprevisto. Grazie a lui, molti hanno coltivato esperienze e provato forti emozioni: abbiamo percorso praticamente tutta la Penisola, sino in Sicilia, viaggi a Lourdes e Fatima e udienze dal Papa, soggiorni in Francia e in Iugoslavia, ma anche Opere e commedie, Musei, Carnevali e Mercatini, … sempre con partecipanti al massimo della capienza.

Ma Gianpaolo è stato fortemente impegnato anche nel servizio alla comunità: componente del Coro parrocchiale, rappresentante delle ACLI nel Consiglio parrocchiale prima e poi nel  Consiglio Pastorale, organizzatore dei concerti d’organo e delle feste per i ragazzi, promotore di conferenze educative e informative per adulti, scrupoloso conservatore dei locali (Palestra e Circolo) che la Parrocchia ha affidato in gestione alle ACLI.

In questo ultimo anno, la progressiva malattia della moglie (dalla quale non ha mai voluto separarsi) ne ha limitato l’attività e forse anche minato il fisico. Dopo la morte di Rosetta, ha ritrovato lo spirito per organizzare e guidare il soggiorno estivo a Predazzo e la gita in Umbria nel mese di Settembre. Poi un improvviso male lo ha colpito. Ma sempre lucido, ha – per primo – rinnovato il tesseramento alle ACLI : la Associazione che è stata la sua “vita”.