Le tre "gambe" dell'Ecumenismo Martin Ibarra - pastore della Chiesa battista cercare col cursore una posizione prossima ai minuti scelti - aggiustare finemente con frecce destra/sinistra
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Breve momento biografico - 0:00 - 1:51 libera sintesi di Giampiero Barbieri - redattore Sono spagnolo, ma ormai da trent'anni sono in Italia. Sono pastore della Chiesa battista di Chiavari e Rapallo. Sono qui con noi mia moglie e alcuni della nostra comunità, che è composta di persone di varie confessioni. Già questo è un segno del cambiamento dei tempi. Una volta al mese celebriamo, mettendo in risalto soprattutto il momento della parola, e la preghiera a Dio nelle tre Persone della Trinità. Abbiamo ammirazione per chi ha vissuto la fede in modo eroico [ e.g. Maria, i Santi ... n.d.r. ], ma non chiediamo loro intercessione. Questa realtà ha avuto origine qui nel Tigullio nel 1912. Essa sta procedendo cercando il dialogo e un "modus" Ecumenico. Ma cosa significa Ecumenismo ? - 1:51 - 10:43 E' bene che ce lo diciamo subito in modo chiaro, così tutti sappiamo di cosa stiamo parlando. Venerdì scorso Paolo Ricca ha parlato del "sogno romano", realizzatosi in modo concreto nell'impero. Una realtà in cui tutti si riconoscevano - tutti comprendevano il greco, la lingua franca di allora - e avevano libertà di culto, di pensiero. Quella di Roma è stata una "realtà Ecumenica". Il 31 ottobre 2016, nella cattedrale luterana di Lund, papa Francesco e il Presidente della Federazione Luterana mondiale hanno dato il via all'apertura delle celebrazioni del 500° della Riforma di Lutero. Questo per sottolieare anche con atti pubblici importanti il desiderio di Ecumenismo. Erano lì non per celebrare i conflitti e le divisioni che ci sono stati dal '500 in poi, ma la concretezza di un tempo - oggi - in cui tutti i cristiani cercano di vivere assieme. Tento una definizione operativa di Ecumenismo (etimologicamente parlando = "casa comune"): Ecumenismo è l'insieme delle attività, degli sforzi, per costruire la "casa comune". Questa realtà esiste - va solo attuata - nel Credo da tutti condiviso si parla ci "Chiesa una", il Battesimo è comune a tutti, un prossimo passo sarà la celebrazione assieme della Eucaristia. Le "tre gambe" dell'Ecumenismo - 10:43 - 19:03 1) la Preghiera, la Celebrazione Da fine '800 una volta l'anno tutti i cristiani si riuniscono per pregare insieme - ottavario da 18 al 25 gennaio di ogni anno -, per vivere l'esperienza del culto insieme. Localmente lo facciamo in Diocesi, nel tempo sempre con maggior afflusso di fedeli. Stiamo preparando per settembre un evento per celebrare "il giorno del creato". 2) le Commissioni Bilaterali Cattolico-Luterane Sono formate da teologi-teologhe esperti, provenienti da ogni chiesa, che discutono sulle cose che ancora ci dividono, per vedere i punti sui quali siamo d'accordo. Nel 1993 fu firmato un documento fondamentale di questa commissione bilaterale sulla "giustificazione per fede"; il risultato immediato fu la rimozione delle scomuniche reciproche emanate al tempo della Riforma. Rimangono ancora due piccole differenze, che non ostano a poter dire che sulla "giustificazione per fede" siamo d'accordo. La riflessione sulle verità evolve, e i teologi di oggi non hanno gli stessi pensieri del'epoca del '500. Il Concilio Vaticano II costituisce un momento di grande avvicinamento tra le chiese. 3) il Dialogo della Carità Si tratta di cose da fare insieme a carattere diaconale per servire il mondo, che ha profondo bisogno della testimonianza cristiana. In Italia - per esempio - sono attivati dall'anno scorso i "corridoi umanitari", a cura della comunità di Sant'Egidio e della Federazione delle chiese evangeliche italiana. Loro associati sono andati nei campi dei rifugiati siriani - le persone fuggite dalla guerra -, sono stati scelti i più bisognosi, li si sono portati in Italia, in accordo al Ministero degli Interni, per evitare loro di affidarsi ai mercanti di morte. Sono ospitati in Italia da comunità evangeliche o cattoliche (ad oggi 1100 rifugiati), è riconosciuto loro lo status di rifugiati, sono inseriti in un programma di inserimento in Italia. Cos'è cambiato, se siamo passati dal conflitto alla comunione ? - 19:03 - 53:42 Alcuni dati di fatto Oggi le chiese cristiane vivono nell'orizzonte dell'Ecumenismo e della collaborazione. Le attività fatte assieme - di cui abbiamo parlato - hanno permesso una migliore reciproca conoscenza, questo ha fatto cadere molti pregiudizi ( = giudizi senza fondamento ). a) Una rilettura della storia fatta dalla Commissione Bilaterale E' condensata in questo documento, in cui si è voluta analizzare la memoria collettiva (una parte di essa ci dice di profonde ferite) in modo da riuscire a vedere anche i valori delle azioni dell'altro. Comprende la nascita della Riforma, la sua teologia degli inizi, la teologia di Trento, i cento anni di conflitti religiosi. Capiamo che, in mano a persone non formate, questa lettura può diventare pericolosa, ove si lasci margine non consentito a visioni soggettive. Lo sappiamo pefettamente, perché dal '500 a fine '800 è stato proprio così. Oggi - per fortuna - nelle facoltà di Teologia la storia è affrontata con le categorie del metodo scientifico, con quelle dell'Ecumenismo, mettendo una cura attentissima a evitare i rischi di una memoria apologetica. Queste linee guida hanno condotto a eventi epocali: Giovanni Paolo II ha chiesto perdono ai Valdesi, così pure papa Francesco al loro tempio in Torino, le chiese riformate hanno chiesto perdono per le persecuzioni e le emarginazioni dei cattolici (es. Irlanda). Certo ciò che è avvenuto non si può cancellare, ma ora possiamo analizzare la nostra storia senza escludere l'altro, esso è co-protagonista di questa storia. b) non vivamo più nell'Europa del '500 - tutto è cambiato Nel '500 l'Europa era il centro del mondo. Da essa le grandi espansioni (Africa, Americhe ...) con grandi problematiche (genocidi, tratta degli schiavi ...). Ma quella Europa era profondamente cristiana, la religione era connessa a tutto: politica, economia, cultura, rapporto con l'autorità. Oggi viviamo l'epoca della Globalizzazione - iniziata negli anni '70 con la prima crisi del petrolio -, il vecchio continente è scristianizzato (5-10% sono i praticanti). In questo contesto le vecchie separazioni perdono senso, il problema dei cristiani è come porsi fattivamente di fronte a cittadini che non credono in nulla. Non è così ovunque, la Chiesa è molto viva in Africa, nell'America del Sud, negli Stati Uniti (qui 60% sono praticanti) - non so se lo possiamo dire, forse è troppo forte - in Europoa il cristianesimo sta morendo. E allora dobbiamo essere uniti, se vogliamo dare testimonianza, perché il mondo creda. Le nuove sfide sono la globalizzazione, la secolarizzazione, la ricchezza in pochissime mani, la povertà che avanza (20 anni fa in Italia c'erano 2 milioni di poveri, oggi ne abbiamo 4,5 milioni). Anche a livello nazione poche sono ricchissime, potenti, le altre molto povere. Di fronte a queste problematiche, che vangelo predichiamo? Un grande problema sono le immigrazioni, oggi 60 milioni di persone sono in movimento, come fare a gestire senza che le nazioni si sfaldino, o finiscano in mano a politici che strumentalizzano? Queste le nuove sfide ! c) abbiamo bisogno di comprendere quella storia [ la Riforma ] La soria non è solo una successione di eventi. Essa può essere sorgente di comprensione della storia comune. E questo è stato fatto, ora abbiamo una sintesi di storia condivisa, da qui si parte per completare il rimanente, quelle parti che ancora ci dividono. Questo lavoro ci ha fatto capire che le cose che uniscono sono molto di più delle poche che ancora dividono. Il Credo - la professione di fede - è già totalmente condiviso. Abbiamo raggiunto altri traguardi: il 31 ottobre 2016, papa Francesco e il Presidente della Federazione Luterana mondiale hanno indetto insieme l'apertura delle celebrazioni del 500mo della Riforma. Queste celebrazioni dureranno un anno intero. Il cambiamento è epocale, è un tempo di grazia per noi che lo viviamo. Di fronte a un mondo che, se procedrà come ora, condurrà alle più grandi diseguaglianze e ingiustizie, c'è bisogno di un vangelo che guarisca, che protegga il creato, noi cristiani dobbiamo cambiare, dobbiamo provare ad essere all'altezza, dobbiamo far fruttare i talenti. Le domande e i chiarimenti In che senso Lutero appare oggi più condivisibile ? - 53:42 - 1:03:14 L'intento dei riformatori non era quello di dividere la Chiesa. Lutero era monaco agostiniano, e da Agostino riprende il primato della Grazia, della giustificazione per fede. Lutero non ha detto nulla di nuovo sul piano teologico, si tratta semmai di sottolineature, di importanze relative. Ma nel '500 una riforma religiosa così aveva implicazioni su tutti i piani della società, in primo poneva il problema della autorità nella Chiesa. Data la struttura della proprietà, diventava un problema molto sentito, che implicava grandi cambiamenti. Ora che il potere temporale della Chiesa è molto più limitato, questo aspetto può essere affrontato con più serenità. Se allora ci si era arroccati su posizioni antitetiche, oggi il panorama è molto cambiato. I cattolici hanno convenuto su molti valori dell'azione di Lutero - in quanto fondamentalmente cristiani - e le chiese riformate hanno convenuto su i molti valori del Medioevo, che oggi tutti sappiamo non fu un'epoca buia, ma ricca di grande pensiero e azioni. Oggi siamo arrivati a una sintesi condivisa di questa porzione di storia. Sono superabili le divisioni che ancora permangono ? - 1:030:38 - 1:09:01 Tutto può essere superato, come, con quali tempi? I problemi che rimangono sono sostanzialmente ecclesiologici (la struttura, il governo, la liturgia, i sacramenti della chiesa comune). I problemi ecclesiologici stanno sullo stesso piano di quelli teologici, dove già c'è accordo? La ecclesiologia ha la stessa importanza del dogma trinitario? Il dogma è certamente di valore più elevato. La ecclesiologia è anche prassi, la visione petrina di papa Francesco è molto diversa - è solo un esempio - da quella di Pio XII. Oggi la realtà è tutta nuova, oggi il dialogo è già aperto. E tutti concordano che il ministero petrino deve essere posto al servizio dell'unità. Si può precisare meglio cosa significa "giustificazione per fede" ? - 1:09:41 - 1:20:46 Tutti sono concordi che l'azione di Dio previene, è gratuita. Quale la parte dell'individuo nel processo della giustificazione? Per la chiesa riformata la parte - assolutamente necessaria - dell'individuo è una risposta che viene dopo l'azione della Grazia. Per i cattolici è una azione concomitante al processo della Grazia. Ma se l'azione della Grazia è conclusa prima della azione dell'individuo, tutti sono salvati? No - rispondo - una risposta coerente a questo dono è comunque necessaria, la salvezza deve essere accettata, ne va della libertà dell'individuo. Nel greco dei vangeli la locuzione "siamo giustificati" è sempre al passivo, l'azione è quindi di Dio, l'individuo riceve. E l'Eucaristia ? - 1:20:46 - 1:25:13 La chiesa luterana è quella più vicina alla idea di mensa eucaristica. Le chiese evangeliciche celebrano regolarmente, su tempi più lunghi della settimana. La nostra comunità si riunisce una volta al mese, al centro sta la Parola. Battesimo e Cena sono visti come una modalità della Parola, se la la parola è accolta, allora anche il resto diventa efficace. Crediamo in Maria Vergine, la vediamo come l'icona della discepola. Ma preghiamo solo Dio uno e trino. Sono molto divise le chiese riformate ? - 1:25:29 - 1:31:43 I gruppi si riducono a 4 (anzi 5 con i Pentecostali). Le chiese sono Anglicani, Chiese libere battiste, Luterani, Presbiterani, Pentecostali. Esistono gerarchie di livello superiore (Alleanze) che dialogano tre loro. Si tratta più di una relativa indipendenza ecclesiologica che di differenze teologiche. La chiesa anglicana, per esempio, ha mantenuto ecclesiologia cattolica (Vescovi, il capo della chiesa è la Regina), ma struttura teologica calvinista. Si definiscono "la via media", sono 60 milioni nel mondo. |