Le tentazioni nella vita di Gesù e della coppia
essere famiglia: conquista quotidiana degli sposi
- aprile 2018

Gesù, nuovo Adamo, vince dove il predecessore aveva fallito. Fondamentale nel percorso terreno di Gesù resistere alle 3 tentazioni nel deserto.

Come lui tutti noi nella nostra vita sperimentiamo le tentazioni, che possono anche arrivare minare la nostra vita coniugale. Questo è stato l’argomento dell’incontro degli sposi organizzato in parrocchia. L’incontro prevedeva come premessa l’esposizione del tema della giornata, e poi una parte di dialogo delle coppie di sposi in solitudine. Un’occasione per meditare sui singoli punti, rapportandoli alla propria specifica esperienza di vita. Importanti le ricadute positive di questo esercizio spirituale, il quale, vissuto nel periodo quaresimale, diventa dono in preparazione alla Pasqua.

I benefici alla nostra coppia dalla partecipazione a questa iniziativa, ci porta a sperare che questi incontri proseguano, perché sentiamo che ci aiuta nel cammino a rendere la coppia stabile nell’amore reciproco come nell’imitazione di Cristo. Un dono per fede, ma anche la conquista quotidiana degli sposi.

Claudio ed Eliana



Gruppo Famiglie - la preghiera della coppia - gennaio 2018

famiglie tra loro e col mondo permeabili – come le cellule, che scambiano nutrimento e attività col corpo – è questa non autosufficienza, questa incompiutezza, questa necessità dell’altro, una importante componente della loro umanità e spirito vitale
[da una similitudine di Recalcati ndr.]

L’incontro, preparato da Paola e Giovanni è stato guidato da don Luciano e ci ha aiutato a riflettere su come sia difficile poter condividere questo momento con il proprio coniuge in quanto la preghiera è da sempre stata vista come un momento strettamente personale di sosta davanti a Dio. È stato proprio bello, invece, anche per noi fidanzati, sperimentare lo stare insieme come coppia di fronte a Dio, prendendoci un momento per noi pregando di fronte all’icona della Trinità la “Preghiera della Coppia” in tre momenti: preghiera di intercessione; preghiera di ringraziamento e preghiera di perdono.

È stato bello potersi accostare al Signore con il proprio compagno in un momento di comunione e di unione non solo fisica ma provando a stare insieme di fronte a Dio condividendo le nostre richieste, i nostri ringraziamenti e le nostre mancanze.

Questo momento ci ha aiutato a svelarci l’un l’altro più profondamente e a sentirci più uniti sperimentando la grazia di Dio.

Nicola e Rita




Sui passi di Amoris Laetitia - per essere famiglie sante nella vita quotidiana - gen 2017

Domenica 13 novembre un gruppetto di famiglie ha ripreso il suo cammino annuale di ascolto della Parola di Dio e di condivisione del proprio cammino di vita quotidiana. La riflessione di quest’anno parte dall’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco. In particolare ci siamo lasciati guidare dalle parole del capitolo 4 in cui si traccia il ritratto della famiglia cristiana alla luce del Vangelo.

Abbiamo fatto memoria di un antico testo che racconta della vita dei cristiani dei primi secoli che si esprime così: “I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. Vivendo in città greche e barbare, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. Mettono in comune la mensa, ma non il letto. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo.

Ci siamo resi conto che, nei primi anni di fidanzamento e di matrimonio, le parole della lettera a Diogneto possano essere più facilmente condivisibili, ma col passare del tempo la frenetica routine quotidiana, gli impegni e le responsabilità che aumentano, rischiano di farci scivolare lungo una deriva che, a lungo termine, può risultare pericolosa.

Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia nel Cap 4. prova allora ad aiutarci a tenere gli occhi aperti per non incorrere in questo pericolo e per avere in tasca l’antidoto qualora ci accorgiamo che stiamo scivolando. Lo strumento che usa è il famoso testo del’Inno alla Carità della prima lettera ai Corinzi (13,4-7) e, sul finire del capitolo, traccia una sorta di sintesi che può illuminare la vita della nostra coppia giorno per giorno, lungo ciascuna stagione della vita. Infatti dice il Papa: “Non possiamo prometterci di avere gli stessi sentimenti per tutta la vita. Ma possiamo certamente avere un progetto comune stabile, impegnarci ad amarci e a vivere uniti finché la morte non ci separi, e vivere sempre una ricca intimità. L’amore che ci promettiamo supera ogni emozione, sentimento o stato d’animo, sebbene possa includerli. È un voler bene più profondo, con una decisione del cuore che coinvolge tutta l’esistenza. Così, in mezzo ad un conflitto non risolto, e benché molti sentimenti confusi si aggirino nel cuore, si mantiene viva ogni giorno la decisione di amare, di appartenersi, di condividere la vita intera e di continuare ad amarsi e perdonarsi. Ciascuno dei due compie un cammino di crescita e di cambiamento personale. Nel corso di tale cammino, l’amore celebra ogni passo e ogni nuova tappa.”

L’amore di cui parla papa Francesco, non è qualcosa di superficiale e passeggero, ma cammina indissolubilmente unito all’onore che ci siamo promessi l’un l’altro il giorno delle nozze. Nella relazione coniugale è importante la stima, non soltanto l’amore; eppure essa è molto spesso un valore disatteso. Nel rituale delle nozze e nelle promesse matrimoniali, noi abbiamo solennemente proclamato: “.. prometto di amarti e onorarti...”. Quell’onore non è un dettaglio trascurabile… come molti pensano. Ti onoro quando tengo alta sempre la tua stima e il rispetto. Proprio perché ti stimo non voglio sottometterti, non penserò che dici sciocchezze quando la pensi diversamente da me, ma penso che tu vali molto e mi sento onorato di essere tuo alleato. Si può dire che l’onore tra coniugi ha che fare con la regalità. Si onora il re o la regina. È così bello, quando si ama, cedere il passo, lasciare che lei (lui) cresca ed io diminuisca, avere più piacere dei suoi successi che dei miei.

Il Santo Padre nell’Esortazione riconosce poi, che questo cammino non può risolversi in uno sforzo umano al limite dell’eroico: “Ma nulla di questo è possibile se non si invoca lo Spirito Santo, se non si grida ogni giorno chiedendo la sua grazia, se non si cerca la sua forza soprannaturale, se non gli si richiede ansiosamente che effonda il suo fuoco sopra il nostro amore per rafforzarlo, orientarlo e trasformarlo in ogni nuova situazione.”

Al momento della proposta su queste tematiche, ha fatto seguito un tempo prezioso in cui ciascuna coppia ha potuto confrontarsi e dialogare a partire da alcune domande per poi ritrovarci insieme per la condivisione di tante piccole-grandi perle preziose e per l’immancabile merenda a base di dolce preparato da don Luciano!

Grazie al lavoro serio e motivato di tutti questa occasione di incontro e di confronto è stata un arricchimento e uno stimolo a continuare a camminare per prepararci al prossimo incontro sul tema della Stima nella coppia.

Giovanni e Paola



il
Gruppo Famiglie si è riunito in chiesa per un momento di preghiera - marzo 2016

Accompagnati dolcemente anche dalle parole di Papa Francesco abbiamo pregato tutti insieme chiedendo al Signore di far sì che si allarghino i confini della fraternità e dell’accoglienza secondo il cuore di Cristo, per noi, per le nostre famiglie e per la nostra parrocchia! Un momento fondamentale perché è stato vissuto insieme, emozionante e da non dimenticare … Alla fine della preghiera ci è stato regalato un cuoricino rosso di carta con una chiave contenente all’interno parole speciali di papa Francesco che sento di dover riportare per chi non c’era:

E la porta di Dio come si chiama? / Gesù! / Egli ci illumina tutte le porte della vita. / Le famiglie cristiane facciano della loro soglia di casa / un piccolo grande segno della / Porta della misericordia / e dell’accoglienza di Dio.

Chiediamo insieme al Signore per la nostra parrocchia e per le nostre famiglie che questo avvenga!

Francesca e Angela



Le famiglie si incontrano - novembre 2015

Con l’avvio del nuovo anno pastorale riprendono anche le attività del gruppo famiglie. Ecco il programma degli incontri per quest’ anno liturgico:

 

  • Domenica 22 novembre: h.15 Film nelle aule
  • Lunedì 21 dicembre: Pizza nel Circolo Acli
  • 22-23-24 Gennaio: S. Quarantore. Momento di adorazione comunitaria
  • Domenica 31 gennaio: Partecipazione al ritiro guidato da don Luciano
  • Giovedì 24 marzo: Giovedì Santo. Momento di adorazione comunitaria
  • Lunedì 18 aprile: Pizza nel Circolo Acli
  • Domenica 15 maggio: h. 15 Film nelle aule
  • Domenica 5 giugno: Giornata parrocchiale della Famiglia
  • Fine giugno: Pellegrinaggio a Montallegro

 

La partecipazione è aperta a tutte quelle coppie che hanno desiderio di incontrarsi e confrontarsi per  ascoltarsi e crescere insieme! Vi aspettiamo.

il Parroco, Giovanni e Paola



dal 4 al 25 Ottobre Sinodo sulla famiglia
i cinque argomenti più importanti?
- ottobre 2015

Primo: la bellezza della famiglia, società naturale fondata sul matrimonio, unione stabile e feconda di un uomo e di una donna. Lo ribadiamo non per polemizzare con qualcuno ma per indicare un orizzonte valido per tutti.

Secondo: l’accompagnamento. Vogliamo essere una Chiesa che non sale in cattedra, non lancia anatemi, ma sta dalla parte della gente. Nessuna abiura, ci mancherebbe. Vogliamo innovare i modi dell’annuncio, non i suoi contenuti.

Terzo: l’integrazione di donne e uomini protagonisti e responsabili quale che sia lo stato delle loro relazioni familiari. Nell’Instrumentum si trova la richiesta di rimuovere il veto che impedisce a divorziati e risposati di diventare padrini o madrine, catechisti, ministri straordinari dell’Eucarestia.

Quarto: il respiro ecumenico e interreligioso.

Quinto: la centralità della persona, il che porta anche a un maggior coinvolgimento delle donne. Che devono aver più spazio nei processi decisionali interni alla Chiesa, devono vedersi affidate responsabilità dirette a capo di alcuni organismi, dalla Caritas agli Uffici famiglia, devono essere coinvolte nella formazione dei sacerdoti.

don Luciano Smirni



Festa della Famiglia - domenica 7 giugno 2015

Domenica 7 giugno nella nostra parrocchia è stata celebrata, durante la solennità del Corpus Domini, la Festa della Famiglia. La casuale concomitanza di queste due festività ci ha permesso di riflettere sulla centralità dell’Eucarestia nella vita familiare. Come ricordato dal nostro parroco il pane spezzato nell’Eucarestia è segno per la famiglia di offerta e condivisione totale.

Il dono reciproco di se stessi nella famiglia afferma come l’uomo sia fatto per l’incontro e la comunicazione. Infatti, se guardiamo la nostra esperienza, la famiglia è il luogo dove, attraverso la vita che ci hanno trasmesso e donato i nostri genitori, abbiamo fatto la prima e fondamentale conoscenza dell’amore.

Durante la cerimonia molto significativo è stato condividere, davanti alla comunità, il rinnovo delle promesse matrimoniali anche con coppie che hanno maturato un lungo percorso di vita insieme. Ringraziamo il parroco e la comunità che, attraverso il dono simbolico di un girasole, ci hanno invitato a imitarlo volgendo fisso lo sguardo a Gesù che illumina e riscalda la nostra vita.

Ester e Federico



Famiglie in festa… alla scuola di S. Antonio!
essere famiglia: conquista quotidiana degli sposi
- 7 giugno 2015

Domenica 7 giugno per tutte le famiglie della nostra Parrocchia è grande festa! In apertura alle celebrazioni in onore di S. Antonio, nostro patrono, la comunità cristiana pone al centro il dono grande di ogni famiglia.

Alla S. Messa delle h.10 ci riuniamo nella preghiera attorno a tutti gli sposi che rinnoveranno le promesse fatte il giorno del loro matrimonio.

In particolare affideremo al Signore tutte quelle coppie che celebrano i 5, 10, 15… 25… 50 anni di matrimonio. Chiunque abbia piacere di festeggiare con noi ce lo faccia sapere, così avremo modo di preparare un ricordo speciale! Vi aspettiamo numerosissimi.

Giovanni e Paola … e tutto il Gruppo Famiglie della parrocchia



Sinodo sulla famiglia - La famiglia tenuta come in un ideale abbraccio, tra il Sinodo straordinario dell’ottobre 2014 e il Sinodo generale del 2015 - ottobre 2014

Un percorso originale che vede coinvolte e interpellate tutte le componenti ecclesiali e non solo. Nella scelta della famiglia, con le sue sfide inedite e le grandi risorse, la Chiesa respira a pieni polmoni, per se stessa e per tutta l’umanità.

Il Sinodo: “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Misericordia, preghiera e riflessione. Sono i tre punti irrinunciabili indicati da Bruno Forte segretario speciale del Sinodo, arcivescovo di Chieti-Vasto, teologo originale e apprezzato, a pochi giorni dall’avvio della grande assemblea sulla famiglia voluta da papa Francesco. Tra i tanti problemi che dovranno essere affrontati qual è a suo parere quello centrale? La crisi diffusa della famiglia. Crisi che si manifesta a tutti i livelli, non solo con l’aumento delle convivenze, delle separazioni, dei divorzi. Si tratta di un vero e proprio misconoscimento dei valori che sono alla base del messaggio cristiano, come se ciò che la Chiesa indica fosse ormai qualcosa di superato. D’altra parte, dallo “Instrumentum laboris”, emerge come tra i giovani ci sia un diffuso desiderio di famiglia, un bisogno di relazioni autentiche, la speranza di trovare situazioni in cui concretizzare la propria fiducia nell’amore che dura nel tempo. Atteggiamenti apparentemente contraddittori su cui saremo chiamati a riflettere. È sbagliato affermare che dal Sinodo dovrà uscire una terapia efficace per quell’ospedale da campo in cui, almeno in parte, oggi si è trasformata anche la pastorale familiare? Le attese sul Sinodo sono tante. Lo dimostra il numero di risposte al questionario pervenute. Ma queste attese, pur comprensibili e legittime, devono tenere conto di due aspetti. Il Sinodo si svolgerà in due tappe. Quella straordinaria di quest’anno e quella ordinaria dell’ottobre 2015. Tra le due assemblee ci sarà tempo per la riflessione. Inoltre, come richiesto da papa Francesco, il nostro scopo sarà quello di annunciare la bellezza della famiglia, la validità alta, positiva del suo scopo. Ma con un linguaggio nuovo, più adatto e più comprensibile alle società complesse della nostra posmodernità.

Sì, il richiamo alla misericordia è insistente di fronte a tante famiglie spezzate. Dobbiamo trovare una strada per rendere efficace questo sguardo nuovo. E riuscire a discernere come, nel rispetto della dottrina, sia possibile andare incontro alle persone che sono in situazioni difficili, accompagnandole con un rinnovato abbraccio di tenerezza.

Perché oggi la sensibilità dominante sembra così distante dalle nostre posizioni sulla famiglia?

Due ragioni. Le profonde trasformazioni del contesto culturale che guarda con crescente problematicità la prospettiva di un legame eterno, fedele, irreversibile. E poi le difficoltà di comunicazione. Ecco perché dobbiamo guardare con lucidità al cambiamento in atto e trovare nuove modalità, sia linguistiche che di prassi, per rendere credibile il valore della dignità della famiglia.

Sarà possibile un’autentica apertura all’accoglienza senza ridefinire anche alcuni ambiti dottrinali?

Papa Giovanni XXIII volle che il Vaticano II avesse innanzi tutto un taglio pastorale. Credo che anche per questo Sinodo dovremmo metterci su questa strada. Non si tratta di mettere in discussione una fede radicata. Chi pensa di difendere la dottrina da un attacco combinato, non ha colto il carattere pastorale scelto dal Papa, che vuol dire scendere a toccare i problemi concreti della gente, abbracciare le sue fatiche, con uno sguardo di luce e di misericordia capace di sostenere la fede.

Abbiamo elencato tanti problemi, una nota di speranza?

La preghiera. Il Papa ha voluto che l’inizio e poi lo svolgimento del Sinodo fosse accompagnato da alcuni momenti di preghiera. L’abbiamo fatto ieri, lo rifaremo con la veglia del 4 ottobre e durante tutto il corso dell’assemblea. La preghiera ci può far capire che certe sfide non vanno risolte né con una chiusura pregiudiziale, né con un atteggiamento avventuroso, ma alla luce della fede, in un spirito di ascolto, grazie appunto alla preghiera perseverante e fiduciosa.

Intervista a mons. Bruno Forte



VII Incontro Mondiale delle Famiglie - La lettera di Papa Benedetto XVI - Milano: 30 maggio - 3 giugno 2012

A conclusione del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi a Città del Messico nel gennaio 2009, annunciai che il successivo appuntamento delle famiglie cattoliche del mondo intero con il Successore di Pietro avrebbe avuto luogo a Milano, nel 2012, sul tema "La Famiglia: il lavoro e la festa".

Desiderando ora avviare la preparazione di tale importante evento, sono lieto di precisare che esso, a Dio piacendo, si svolgerà dal 30 maggio al 3 giugno, e fornire al tempo stesso qualche indicazione più dettagliata riguardo alla tematica e alle modalità di attuazione.

Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa. La Sacra Scrittura (cfr. Gen 1-2) ci dice che famiglia, lavoro e giorno festivo sono doni e benedizioni di Dio per aiutarci a vivere un'esistenza pienamente umana.

L'esperienza quotidiana attesta che lo sviluppo autentico della persona comprende sia la dimensione individuale, familiare e comunitaria, sia le attività e le relazioni funzionali, come pure l'apertura alla speranza e al Bene senza limiti.

Ai nostri giorni, purtroppo, l'organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico. Occorre perciò promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell'uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà.

Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un'occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all'economia dello stesso nucleo familiare.

L'evento, per riuscire davvero fruttuoso, non dovrebbe però rimanere isolato, ma collocarsi entro un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale.

Auspico pertanto che possa essere intrapreso un valido itinerario con iniziative a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, mirate a mettere in luce esperienze di lavoro e di festa nei loro aspetti più veri e positivi, con particolare riguardo all'incidenza sul vissuto concreto delle famiglie.

Famiglie cristiane e comunità ecclesiali di tutto il mondo si sentano perciò interpellate e coinvolte e si pongano sollecitamente in cammino verso "Milano 2012". Il VII Incontro Mondiale avrà, come i precedenti, una durata di cinque giorni e culminerà il sabato sera con la "Festa delle Testimonianze" e domenica mattina con la Messa solenne.

Queste due celebrazioni, da me presiedute, ci vedranno tutti riuniti come "famiglia di famiglie". Lo svolgimento complessivo dell'evento sarà curato in modo da armonizzare compiutamente le varie dimensioni: preghiera comunitaria, riflessione teologica e pastorale, momenti di fraternità e di scambio fra le famiglie ospiti con quelle del territorio, risonanza mediatica.

Benedetto XVI

 

Domenica 7 giugno… tutti insieme alla messa!

Gruppo Famiglia - una esperienza che dura dal 2007

Il Gruppo Famiglia è un’esperienza attiva nella nostra parrocchia ormai da parecchi anni, come opportunità offerta a tutte le coppie che lo desiderano per dedicare un paio d’ore qualche volta durante l’anno per sostare e approfondire il loro essere sposi cristiani a partire dalla condivisione delle esperienze di vita quotidiana. Il confronto e lo stare insieme arricchiscono la vita di ciascuno di noi, sia nei momenti di riflessione sia in quelli di convivialità, attorno ad una pizza, un gelato, una torta… e alle iniziative dei nostri bambini.

Perché tutto questo sia possibile ci sono diverse persone della parrocchia che offrono la loro disponibilità per custodire e far giocare i nostri piccoli durante gli incontri, facendo crescere anche in loro legami di amicizia e di fraternità sincera. Il gruppo famiglia è aperto a tutte le famiglie, senza distinzioni e senza etichette… unico requisito… la voglia di stare insieme!

Per informazioni riguardo le iniziative è possibile far riferimento al sito e al mensile parrocchiale, dove a settembre verrà inserito il calendario del nuovo anno pastorale.

il Gruppo Famiglia

Domenica 17 maggio… il nostro gruppo al completo!

 

La testimonianza di una delle nostre famiglie

Nella Parrocchia di S. Maria di Nazareth abbiamo frequentato il corso prematrimoniale consapevoli ed entusiasti del bellissimo sacramento che noi come altre coppie avrebbero ricevuto; un percorso che ci ha portato a conoscerci sempre meglio ed a instaurare legami di amicizia.

E poi? Questa era la domanda più frequente tra noi fidanzati: il matrimonio non è una tappa, ma l’inizio di un cammino nuovo tutto diverso e non sempre facile.

Allora è nato in noi il desiderio di continuare questi incontri anche dopo il Matrimonio e con l’aiuto prima di don Pino e ora di Don Luciano durante l’anno ci vediamo con incontri ogni due mesi ormai da otto anni.

La domenica pomeriggio decidiamo di vederci per riflettere su alcuni brani del Vangelo, o come quest’anno per approfondire i Sacramenti.

Siamo ormai alcune coppie che si incontrano senza pretese ma semplicemente per scambiarci la nostra esperienza, perché il confronto ci sostenga sempre nella nostra vita quotidiana.

È un tempo gratuito di condivisione fraterna.

Chi avesse voglia di unirsi a noi… noi ci siamo!

Elena e Paolo

 

Aspettando Pasqua… impariamo a tessere le palme.

 

I nostri bimbi alle prese col disegno…