I discepoli di Emmaus    Lc 24, 13-35

a cura di d. Emilio Beretta -- libera sintesi di Giampiero Barbieri

Uno sguardo con le categorie dell'arte, che include - talvolta sottintendendole - ricche implicazioni di storia della Fede

Nei tre eventi di Luca 24 c'è sempre un "misconoscere" legato a vaneggiamento e stupore, poi qualcosa che apre la mente da qui il "riconoscere", poi lo "sparire"

         il luogo è il sepolcro

         protagoniste le donne e due uomini vestiti di bianco

         un annuncio che però non viene recepito

         Gesù non è visibile, le sole cose tangibili sono ciò che è per terra (es. teli)

         il luogo è la fuga da Gerusalemme, andando verso Emmaus

         protagonisti due discepoli e un forestiero (che è Gesù)

         non è riconosciuto, loro raccontano, egli riprende temi biblici che lo preannunciano, il loro cuore si scalda

         "insistono" perché ceni con loro, lo riconoscono nello spezzare il pane, ma Gesù scompare

         ritornano a Gerusalemme, testimoniano l'avvenuto alla comunità

         mentre avviene questo, Gesù si manifesta in mezzo a loro, increduli lo ritenevano un fantasma

         mangia il pesce davanti a loro, ricorda le ultime parole che si scambiarono, si apre loro la mente

         "ecco, io mando voi...", andando poi verso Betania li benedice, sale su in cielo, sparisce

Queste tre verbi hanno radici antiche... addirittura nella Genesi

Eva porge la mela, ne mangiano... allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico " et perizomata fecerunt " - [ accusativo plurale da perizoma -atis ].

 

Anche artisti contemporanei narrano di questa difficoltà del "misconoscere", e di come nel buio, non vedendo, sia più facile "conoscere"

Un video su " Donum " di Ester Pasqualoni

Una mia "risonanza"... molti a prima vista possono avere interrogativi sul senso dell'intallazione, ma paradossalmente un cieco che tocca con le mani i foglietti braille ha subito evidenti le parole chiave...

Anche Lui dice lo stesso... " beato chi crede senza vedere "... i suoi apostoli sono lontani da questo, appare loro quanto basta per suscitare la Fede, ma subito sparisce, " non vedere " sarà la norma per l'umanità... ha da essere una libera scelta, nessuna evidenza di tipo giudiziale.

In questo senso " Donum " stigmatizza l'essenza della condizione umana.

 

Ecco alcune immagini sul tema "l'incontro"

 

Ecco alcune immagini sul tema "nella locanda"

 

Ecco alcune immagini sul tema "attorno alla tavola - sguardi e gesti"

 

Ecco alcune immagini sul tema "il riconoscimento"

 

La "magia di Rembrandt"